“DOVE TERRA E MARE CONVIVONO QUASI CUCITE DA UNO STESSO DESTINO” (F. De André)
Era la primavera del 1964 quando i “Bagni Carla” muovevano i primi passi. Da una lungimirante visione di papà Antonio, al tempo dipendente del Cantiere Navale di Pietra Ligure, nasce l’idea di intraprendere l’avventura “stabilimento balneare”. Il turismo è in piena espansione e gli anni che seguiranno saranno ricchi di soddisfazione.
Un piccolo chiosco in legno, un arcobaleno di ombrelloni e la duna di sabbia dove far costruire ai bambini la magia fatata di un castello. L’amore per il mare, l’incanto del tramonto e la folle idea di proporre alle famiglie un luogo piacevole e divertente dove trascorrere le vacanze estive in serenità. Da allora, di strada ne è stata fatta. Rapidamente passano gli anni ‘60 che valgono un intero secolo. Pieni di idee, fermento e speranza. Un decennio che cambierà profondamente il Paese e non solo. Di corsa attraverso gli anni ’70, un decennio di libertà, di trasgressione, di lotte politiche, ma anche di grande creatività in tutti i campi. Anni che videro la nascita di innovazioni rivoluzionarie, proiettate verso un futuro che si preannunciava roseo. Era il 1979 quando Claudio, figlio di Antonio, al rientro dal servizio militare riprende il percorso affiancando il papà, assimilando i trucchi del mestiere e affinando le capacità gestionali. Nel frattempo, complice una sera di mezza estate al chiaro di luna, s’innamora di Grazia, giovane vacanziera milanese ospite del lido. Scanzonati, colorati, incoscienti. Gli anni ‘80 ebbero in un certo senso il compito di far dimenticare le difficoltà del decennio precedente. Segnarono un’epoca di fiducia nel futuro e di grande spensieratezza.Correva l’anno 1982 quando Claudio e Grazia subentrano definitivamente a papà Antonio nella gestione. Passata la magia dei rampanti anni ottanta, ai ‘90 il compito di imboccare la strada di un più sobrio realismo che inizia a fare i conti con le difficoltà della globalizzazione. Un decennio in bilico fra le certezze di un passato vissuto sopra le righe e le incognite di un millennio tutto da scoprire. Nel 1990 lo stabilimento balneare si ingrandisce assorbendo l’adiacente piccola spiaggia della Locanda Toscana. Ecco finalmente la conformazione attuale dei “Bagni Carla”. In un baleno eccoci proiettati nel nuovo millennio, così verranno definiti i 2000, “anni brevi” a causa della velocità di innovazione ed accadimenti, e gli anni che seguono poco hanno a che fare con i precedenti “incerti” Novanta. Accadimenti unici che daranno vita ad una successiva generazione di fatti irripetibili. Nulla sarà più come prima.
Il nostro presente nasce così, nel decennio di passaggio all’era digitale e della volontà di rivincita, più inconsapevole che premeditata.
Gli ombrelloni si uniformano nel colore, i servizi diventano anche spazi confortevoli. Da semplice castello di sabbia, il gioco dei bambini ora lo immaginiamo come un percorso divertente ed educativo. Insomma quello che un tempo era solo un luogo sicuro per le famiglie oggi è diventato anche un ambiente che si prefigge di rispondere alle esigenze di una vasta clientela. Quella che era una iniziale vocazione allo star bene, oggi si tramuta in una vera e propria filosofia, quella del benessere che abbraccia ogni fascia d’età mediante un’offerta variegata e sempre innovativa. Perché dai pochi servizi di un tempo, ora cerchiamo di immaginare anche quelli che ancora non sono presenti ma che saranno il nostro traguardo di domani. Nel 2019 sale a bordo Matteo; con freschezza ed entusiasmo parte il progetto “the Sand Factory”. Sono trascorsi 26 anni dalla prima canotta rossa indossata ed ora il sogno, dal cassetto, sembra tramutarsi in realtà. Da oggi, Claudio e Grazia si godono il meritato riposo in riva al mare ai Bagni Carla mentre Matteo e Sara prendono il timone e… avanti tutta! Non puoi tornare indietro e cambiare l’inizio, ma puoi iniziare da dove sei e cambiare il finale.
Ora sarai tu, assieme a noi, a scrivere le pagine della nostra vita! Ti aspettiamo.
Bagni Carla, Enjoy Your Style!
“Come tutti i luoghi paradisiaci, lo stabilimento balneare promette la sospensione del tempo. Nulla potrà turbare la pace, ogni istante si ripeterà identico a se stesso nelle estati successive: quest’illusione sprigiona l’incanto assoluto. Le attività sportive intramontabili, i chioschi di legno e paglia, le vecchie biciclette, e soprattutto i riti sacri della giornata. Da quando, duemila anni fa, i corpi si godevano il ristoro nelle terme – gli stabilimenti sono l’ultima incarnazione degli impianti termali – il riposo fisico ha bisogno di luoghi in grado di accudire anche lo spirito. Da allora a oggi non è cambiato poi molto. L’ora magica dello stabilimento è il tramonto. Mentre i ragazzi dello staff setacciano la sabbia e chiudono con un solo gesto gli ombrelloni – il sipario della giornata che muore – ecco il momento delle bottiglie di Corona con sale e limone. La luce languida del crepuscolo e le ombre lunghe fissano per sempre questi attimi nella memoria dei villeggianti. Quando scende la notte, la famigerata promiscuità degli antichi impianti termali mostra che, nonostante l’ordine granitico di sdraio e lettini, il vizio non è stato del tutto estirpato. Scrosci di un temporale: come tutti gli incantesimi, anche il lido acquista forza proprio perché capace di svanire all’improvviso. La promessa però è nell’aria, l’estate tornerà, identica alla precedente.”